Velinatura:
Intervento temporaneo su un distacco parziale di materia (colore, intonaco, doratura, ecc.) che prevede l’adesione di un materiale (generalmente “carta giapponese”) al fine di salvaguardarne l’integrità e impedirne il distacco totale.
Una volta appoggiata la carta sulla superficie, questa viene fatta aderire mediante sovrammissione a pennello di adesivi di origine naturale o sintetica.
Pulitura:
Rimozione totale o parziale di deposito incoerente (polvere, ragnatele, nidi, deiezioni, materiale trasportato da agenti esterni ecc.) o coerente (incrostazioni di varia natura, vernici, ritocchi o materiali vari appartenenti a precedenti restauri, vernici o materiali vari originali ormai deteriorati e che ostacolano la fruizione di un’opera, ecc.).
In generale l’azione di una pulitura, cioè di solubilizzazione di un materiale, può avvenire mediante un’azione di tipo “fisico” o“chimico”, oppure da una loro combinazione.
Può avvenire in maniera meccanica, ovvero con ausilio di bisturi, ablatori, specilli, spazzole, spatole, sabbiatrici, pennelli, tamponi di cotone, ecc.
Oppure mediante solventi quali acqua, solventi organici, reagenti di vario tipo, acidi e basi, sostanze tampone, tensioattivi, complessanti e chelanti, enzimi, gelificanti.
Spesso queste due modalità operative avvengono necessariamente in contemporanea.
Generalmente la sostanza scelta per l’intervento di pulitura viene applicata sulla superficie, lasciata agire per il tempo necessario, rimossa e risciacquata.
Consolidamento:
Intervento volto a ripristinare adesione e/o coesione della materia dell’opera (film pittorici, strati preparatori, supporti lignei, pietra, laterizio, intonaci, ecc.).
Si esegue tramite applicazione di materiali di origine naturale o sintetica mediante pennello, nebulizzazione, imbibizione, iniezione. Ai fini dell’intervento può rendersi necessario l’utilizzo di strumenti quali ad esempio ferri da stiro, termocauteri, tavole calde a bassa pressione o pompe a vuoto.
Incollaggi:
Riadesione di frammenti di un’opera mediante adesivi o resine a seguito della pulitura degli estremi da riposizionare. Talvolta si rende necessaria l’applicazione di perni di rinforzo inseriti in una sede appositamente creata.
Si utilizzano morsetti, morse, trapani, spatole.
Stuccature e ricostruzioni:
Applicazione di materiale in corrispondenza di mancanze (colore, preparazione, lacune della pietra, del legno, ecc.).
Consiste nella stesura di stucchi di varia tipologia, oppure di malte o resine aggiunti solitamente con l’ausilio di spatole o cazzuole.
L’eccesso di materiale viene rimosso con spugne umide, carte abrasive, raspe, frattazzi, ecc.
Lo stesso procedimento viene seguito per le ricostruzioni, in questo caso il materiale aggiunto viene lavorato fino ad ottenere il modellato bidimensionale o tridimensionale.
Integrazione pittorica:
Realizzazione di un collegamento cromatico laddove siano presenti lacune o abrasioni di materia pittorica.
Solitamente eseguito a pennello con acquerelli o colori a vernice per garantire la reversibilità dell’operazione. Alcuni esempi di tecnica di ritocco possono essere: reintegrazione a neutro, a rigatino, ad astrazione cromatica, a selezione cromatica, ringranatura.
Protezione finale:
(verniciatura, idrorepellente, ceratura, ecc.)
Stesura a fine intervento di uno strato di sacrificio o di uno strato protettivo allo scopo di preservare la superficie di un’opera.
Applicazione a pennello o nebulizzazione mediante aerografo.
Disinfezione:
Intervento atto a ridurre tramite uccisione e inattivazione la presenza di microrganismi da un’opera.
Vengono utilizzati prodotti biocidi applicati a pennello o mediante irrorazione o immersione.
Disinfestazione:
Operazione consistente nell’eliminazione di insetti con mezzi chimici o fisici.
Vengono utilizzati prodotti insetticidi applicati a pennello o mediante irrorazione o immersione, oppure strumenti a microonde, tende ermetiche collegate ad appositi macchinari che regolano i parametri necessari, quali anossia o somministrazione di CO2.
Foderatura:
(solo dipinti su tela)
Applicazione sul retro di una tela originale di una nuova tela allo scopo di rinforzare la prima e contemporaneamente, se necessario, appianare e far aderire al supporto strati preparatori e/o film pittorici.
Si utilizzano tele di lino, cotone, talvolta seta o poliestere.
I metodi di rintelatura si dividono, generalmente, in base all’adesivo impiegato: foderatura a colla pasta o rintelatura con resine sintetiche.
Una volta ripulita la tela originale si applica su di essa, e se necessario anche sulla tela da applicare preventivamente tensionata su telaio interinale, il materiale adesivo prescelto. Le tele vengono poi sovrapposte. Per una corretta riuscita sono solitamente necessari pressione e calore, in modo da far sciogliere il collante e farlo penetrare; durante l’operazione si utilizzano così ferri da stiro o apposite apparecchiature quali tavole calde a bassa pressione o pompe a vuoto.
Fasce perimetrali:
(solo dipinti su tela)
Applicazione di fasce di tela lungo tutto il perimetro di un’opera che consentano il tensionamento del dipinto sul telaio.
Materiali e modalità sono praticamente le medesime della foderatura.
Doratura e argentatura:
Si intende il ripristino parziale o totale di una superficie trattata a foglia metallica (oro o argento) mediante metodo “a guazzo” o “a missione”.
Una sottile foglia metallica viene applicata previa preparazione della superficie da trattare e applicazione dell’adesivo prescelto sulla base della tecnica che si decide di utilizzare. La foglia viene tagliata su apposito cuscino in pelle e applicata mediante pennello in pelo di Vajo. A seguito di una leggera pressione e dell’attesa dei tempi di asciugatura dell’adesivo, la superficie può essere brunita con pietra d’agata.